29 ottobre 2009

Cronaca di una fine

Poiché son stata zitta

due parole te le scrivo

un po' le devo a te

un po'

sopratutto

le devo a me.


Son stata zitta perché

questo lo avrai capito

a parole me la cavo male

ma a scriverle me la cavo meglio

i tempi della scrittura mi si addicono di più

e il fatto che in qualche modo rimangano fisse da qualche parte mi consola

( anche perché son la prima che quelle dette se le dimentica)


Quello che ti volevo dire

ieri

quando mi hai detto che ti manca stabilità

che ti manca un equilibrio che sembra sempre sfuggirti di mano

è che ti apprezzo perchè sei una persona che si entusiasma

forse al contrario di me

che per paura o altro

ci mette sempre un po' a crederci nelle cose...

ma quel tuo entusiasmo iniziale

quel tuo buttarsi a capofitto nelle cose

e metterci anima e corpo

a volte finisce per rivoltarsi contro di te

perchè le cose spesso e volentieri fanno corsi diversi

e ti ritrovi a fare i conti con quello che sono

e quello che credevi fossero

o che diventano.


E quello che ti dico

ora

è che abbiamo sbagliato entrambi

a non parlarci

ma forse non c'era davvero nulla da dire.


3 commenti:

KrOnK ha detto...

ho un battesimo in programma per domenica prossima...mi accompagni? :P

Chicca ha detto...

Grrrrr
'nte ce mette pure te
o ti do in pasto al prete!!
E pensare che avrei potuto passare
la domenica con te
invece di stare al battesimo
di un ragazzino che manco ho capito come si chiama.

Massimiliano ha detto...

"Son stata zitta perché
questo lo avrai capito
a parole me la cavo male
ma a scriverle me la cavo meglio
i tempi della scrittura mi si addicono di più".

Grande !!! Bellissimo pensiero. D'altronde come di dice:
"Verba volant, scripta manent"