30 maggio 2006

velocità inaspetatte

io sono vigliacca
quando mi infilo nei tuoi occhi e cerco di superarli
come se nulla fosse

io sono gelosa
quando fiuto la tua perdizione
di cui sono ghiotta

io sono stronza
quando rido delle tue mani
che si fanno incerte in questa battaglia

io sono lunatica
quando mi pento per un sospiro
ma non chiamarmi incostante

io sono lenta
lo hai detto tu
mentre allo specchio tenevo d'occhio i miei spazi con leggerezzae i tuoi..
beh diciamo con ambizione
e dato che un vero uomo non sbaglia mai
al massimo fa errori di sottofondo
ti credo

mica siamo tutti come te amore
un vero super-uomo
rapido ed indolore
cazzo proprio come flash!!
...cazzo....


24 maggio 2006


Tutto quello che resta.Tutto quello che resta di una serata passata con te…
e con i tuoi amici.
Tutto quello che resta…
e certo che sei scaltro.
No no,davvero eh…credici.
Tutto quello che resta di te, me ed i tuoi amici.
Ed il tuo amico.Carino.
Tutto quello che ti resta di me: un numero con su attaccato un volto, tipo post-it
Tutto quello che resta di un numero-di un volto-di un “ciao ci vediamo”-
di un paio di tacchi numero 39 che si allontanano-TAC TAC SWAAASH
Tutto quello che ti resta di un volto che cammina su un paio di tacchi a spillo,
anzi UN tacco che l’altro si è rotto.
Merda merda merda
Tutto quello che resta di te…un post senza “it”

21 maggio 2006

fine primo tempo


in questa notte sfiancata cercavo qualcosa da dirti, mentre la mia muta passione risuonava di cielo in cielo
messa al bando da un'ira disorientata
la verità è che sono stanca di una gioia senza radici, di desideri silenziosi prigionieri di volubili paure, stanca di bisogni falsificati, di abituali entusiasmi, di vacillanti smentite e rispettosi traguardi, stanca di decifrare sere inoltrate e pensieri in discesa libera, corse veloci sulle tue labbra e passi oscillanti su avanzi di istanti.
Sono stanca di sentirmi consumata da intervalli senza fine

insomma amò
io una sveltina alla fine del primo tempo non te la faccio

20 maggio 2006

Questioni metriche

Allora io dico basta!!! Dico basta alla istituzionalizzata leggenda che le donne non sanno guidare! Basta su, siete banali cari i miei bisbetici ometti, insomma inventatevi qualcosa di nuovo di cui parlare e su cui fare pubblicità...
Chennessò, tipo che gli idrocarburi migliorano le prestazioni, fanno bene ai capelli (un po’ come le noci di cocco “certo che se tee magnavi era meglio”); tipo che topolino è il topo più felice del mondo (scusate ma minnie per definizione è una grossa zoccola)…insomma fate un po’ voi.
La verità è che noi donne in macchina abbiamo di meglio da fare che guidare
Inutile che cominciate a ridacchiare e a darvi di gomito (io lo alzo di solito)
È la verità
Noi donne in macchina con la mano sinistra teniamo il cellulare( l’aurico-cosa??)
lo sapete anche voi, una donna deve avere sempre qualcosa da dire, o qualcosa che glielo impedisca (aaaaaah!mamma che dico?e pure voi che capite subito male suu, ma con che ragazze vi frequentate??) cof cof
Dicevo
Con la mano destra invece impugniamo il rimmel, incuranti del traffico dribbliamo i pedoni…o meglio speriamo che siano loro a spostarsi, noi andiamo dritte per la nostra strada senza tentennare…. ( e non è forse così che ci volete?impavide e prive di incertezze?donne di carattere!)
eppoi cazzo lo specchietto retrovisore dovrà pur servire a qualcosa non credete anche voi?
Col piede destro, che il signore ci ha fornito prensile, memorizziamo le stazioni radio….o almeno ci proviamo perché una vera donna non sa mai, e ripeto mai, come cacchio si fa a registrare una stazione su una radio con un solo tasto (di cui uno è per il volume)
Il piede sinistro poi giace quasi sempre inerme
NOOOO!!!
Ancora con la storia del parcheggio???
Va bene, va bene, questa ve la concedo
Sarà vero, noi non teniamo conto delle misure
Amore mio...
dovresti esser felice che per me le dimensioni non contano

12 maggio 2006

premurosa

Premetto
A me i biondi non piacciono
Ma questa volta ci passo sopra
Ma anche sotto va bene

desideri biodegradabili

Il desiderio di te è biodegradabile
Ma non come la carta igienica
Quella che i boy scout possono usare in mezzo ai boschi
Che poi paragonato a carta da culo pare brutto

Il desiderio di te è biodegradabile
Ma non come il sapone per i piatti
Quello ecologista che sa di Marsiglia
che poi non sgrassa una minchia

Il desiderio di te è biodegradabile
Ma non come la peperonata di tua nonna
Che ci mette pure i carciofini
Cazzo c’entrano è il quarto mistero di fatima


Il mio desiderio di te è biodegradabile
Come la plastica della Levissima
Ma proprio purissimo non è
Che cos’è?

11 maggio 2006

scatto alla risposta


Domani la palestra avrà il mio corpo…dopo due anni di assenza torno con furore.
Ieri sono andata a dare un’occhiata veloce per vedere soprattutto con chi avrò a che fare (o meglio a che guardare)
Già all’entrata della palestra vengo assalita da una dozzina di occhi che soppesano la mia figura in solenne silenzio.
Mmmmh, Comincio già a capire l’andazzo qui.
Mmmmh
Nel frattempo la signorina mi da le informazioni che a suo dire dovrei trovare interessanti.
Del tipo “Lì c’è la sauna, sala attrezzi, la sala per il pugilato….” Io ovviamente tiro su una faccia interessata e un sorrisetto tirato e, pensando che non sia sufficiente a celare la mia straziante indifferenza, ogni tanto annuisco col capo. Che bisogna fà pe campà in società.
Nel frattempo la signorina arresta la mia attenzione su un attrezzo che a suo dire fa miracoli.( io annuisco pensando che l’unico miracolo che posso trovare degno della mia attenzione è la trasformazione dell’acqua in vino, unico vero motivo che mi ha spinto a fare la comunione.)
Guardo così di sottecchi un Caio (Tizio è sputtanato) qualunque appeso sinistramente allo strumento in questione…l’unico miracolo qui è che sia ancora vivo….e per poco a giudicare dal colorito poco sano che ha assunto il suo volto contorto in un ghigno combattivo.
Comincio a pensare a quante calorie posso bruciare nel darmela a gambe, ma un’occhiata all’uscita,ostruita da un trumeau fine novecento che ammicca insinuante dalle mie parti, mi fa capitolare. ( nel frattempo Caio,decomposto e macerato a puntino,ha deciso di iscriversi ad un corso di bocce…che pure il nome è evocativo)
L'unico scatto che faccio così è quello alla risposta
"AAAAlloooraaaaa????"+sorriso ingordo che si fa strada esigente sul volto della signorina
"EEEEEEEEEEh...-sospiro turbata per poi cedere in un-va bene...." rassegnato, articolato a fatica mentre mi si affacciano alla mente nauseabonde previsioni.

08 maggio 2006

la ragione è dei....


Avrai ragione te quando dici che negli occhi delle persone che amo sorpenderò verità clandestine e favole ripugnanti, che troverò la felicità nel tenue sorriso delle persone che affollano i miei ricordi e nelle pause dei tuoi gesti senza fine;
avrai ragione te quando dici che devo imparare ad amare il mio respiro disordinato, ascoltare i miei ruvidi istinti e smettere di ubriacarmi di incertezze...ma di vino mai che quello fa buon sangue...
Avrai ragione te quandi dici che il giorno va conquistato per imprigionare ogni notte su un divano e pedinare così sogni senza tregua;
quandi dici che c'è molto da imparare dalla penombra dei gesti e dal margine di parole frettolose...
nei brandelli delle mie frasi nascondo sempre piaceri corrotti, nei miei silenzi pungenti paure a cui trovo scuse oscillanti.
Avrai ragione quando dici che proteggermi da te è solo un modo di imbrogliarmi, che amo lo squilibrio che generi solo sfiorando il mio collo ma ho paura di quello che potresti causare se solo ti lasciassi nuda pelle da derubare.
Avrai ragione te quando dici che la mia volontà di debolezza è presuntuosa , che mi costringo a camminare in equilibrio su un arrogante orgoglio e che i miei desideri sono esili ed acuti come pungiglioni ma che li proteggo dall'insidia delle tue mani mentre chiudo gli occhi per non vedere indigiare il tuo sentimento stordito.
Avrai ragione te quando dici che il dolore va rispettato in silenzio e vissuto con prepotenza.....
ma cazzo non mi sembra una buona scusa per farmi la scianchetta

07 maggio 2006

l'ultimo dei primi


Strano incontrarti per caso in un luogo affollato, avere di nuovo i tuoi occhi che vagano su di me con allegato un sorriso ingombrante
Strano sentirsi violati dall’intimità di uno sguardo irrespirabile
mentre le tue parole vacillano davanti al mio silenzio.
Strano ostentare un sospiro di ferro davanti all’ultimo dei miei pensieri…ma gli ultimi saranno i primi, o no?
Maledetti Proverbi del cazzo.

02 maggio 2006

solo ieri


Sarà…sarà che ho perso la via, sarà che questa merda di storia sul”segui la tua strada “ io mica l’ho mai capita…e pensateci un po’ pure voi alla fine…ma che minchia vuol dire eh???
Vai per la tua strada…a chi è venuto in mente per primo di proferir tale frase senza senso?? La gente c’è morta a cercar la propria strada, vagando negli angoli remoti di un destino senza faccia, c’è morta chiedendosi “DOVE CAZZO SONO FINITO?E SOPRATTUTTO COME CAZZO CI SONO ARRIVATO??” a chi è venuto in mente che si deve sempre andare da qualche parte, che non si può stare bene lì dove il signore ha voluto che posassimo il nostro…deretano? (và che di parolacce ne ho dette pure troppo, poi si dice in giro che sono scurrile..e non voglio dar adito a simili calunnie). E poi diciamolo, non è che abbia mai incontrato cartelli in giro, indicazioni che ti diano il famoso “LA” (ma anche un DO mi andrebbe benissimo, grazie)…e a pensarci se anche lo avessi trovato gli avrei prestato ascolto??(no, anche perché è scritto, al massimo gli avrei buttato uno sguardo..comunque…)
conosco i miei polli ( che nella fattispecie sarei io, quindi sarebbe giusto parlare di pollastra, gallina mi sa troppo di oca, non perché la gallina assomigli all’oca sia chiaro, ma perché…vabbeh se continuo mi perdo, in caso riprenderò questo interessante discorso dopo).
Ora però ne avrei bisogno, un indice puntato verso….eh se lo sapessi verso dove.
No forse non di questo, mi toglierebbe il gusto della ricerca e poi (forse) della scoperta…mi servirebbe la banale certezza che una serie disastrata, inavvertita e quindi inopportuna di indesiderati eventi non mi trascini in una folle corsa durante la quale io perda nuovamente il mio lieve obiettivo.
Ecco è questo il punto( e virgola) della questione, è proprio questo…sarà un bisogno inspiegabile dell’uomo, ma io al pensier di non andare da nessuna parte....beh mi prende l’angoscia!!
Ma si, mandatemi pure a Fanculo, un giro ce lo faccio volentieri…chissà che lì, proprio lì in quel luogo sicuramente affollato di stronzi, gente che c’è finita per sbaglio (avranno sbagliato il biglietto dell’eurostar??chissà) non riesca a scovare la mia famosa strada.