28 aprile 2006

difetto perfetto


Sento parlare di sigarette e mi viene voglia di fumarmene una…e cazzo sono le 9.00 di una fottuta mattina di fine aprile, e io la mattina non fumo…cammino per casa col pigiamone d’ordinanza (una magliettona con dei conigli dalla faccia sconvolta manco si fossero svegliati loro alle 7 del mattino)e mi diverto a strascicare i piedi…io la mattina strascico sempre i piedi, cominciando dal tallone e viaaaaaa…swuuiiissshh…aaah che goduria!e non porto le ciabatte, madei calzettoni giallo Titti, che definirei antistupro, che ben si intonano a pareti ingiallite dal tempo condite da crepe che si allargano come un sorriso.. Perché trascurata si, ma sempre e solo con stile.
Mi accendo allora una camel light

Sono i difetti che ti rendono le persone care.
Cazzo dici?
No,è così
E dicendolo mi guardava con un paio di occhi uguali ai miei, solo più cupi, solo più disincantati come se la vita gli fosse entrata dentro a lui e avesse lasciato una parte delle sue stupefacenti amarezze.
Mio padre nella sua vita ha detto una sola cosa su cui valga la pena riflettere
Ed è questa
Mi diceva che una delle cose che amava della sua compagna era il suo dente.
Storto.
Nascosto in un angolo quasi inaccessibile di una persona qualsiasi.
Quella era la parte di lei che amava solo lui
Ed era questo che la faceva sua, quella donna stropicciata dai troppi anni portati su un corpo formato tascabile con un uomo dagli occhi come i miei, solo più cupi, solo più eretici, come se il baccano di una vita gli avesse ballato innanzi.

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