30 aprile 2006

le verità informi

Oplà, eccomi qua…che bella rima del cazzo…il bello di questi scritti è che mi posso permettere di essere volgare al punto giusto...quel tocco di classe che aggiunge un NONSOCHE alle vicende narrate…storie di vita stracciata raccontate da una voce che proprio tanto estranea non è, la mia; storie passate di momenti resi sbiaditi dai pochi minuti trascorsi…tanto basta per renderli profondamente diversi. Eraclito aveva certo ragione, il mutare è condizione essenziale dell’essere, ma è lecito chiedersi perché anche gli attimi trascorsi sono sottomessi ai cambiamenti del tempo…no, non del tempo, ma di menti psicologicamente instabili che le mutano secondo i propri capricci…
Strani giochi ti può combinare l’animo, lo lasci libero due minuti e quando torni non sai più dove mettere le mani,i piedi e le orecchie (dire solo mani mi sembrava alquanto riduttivo, bisogna dare l’idea di ciò che si sente)…ti liberi per un secondo da schemi e preconcetti, basi e certezze, instillati in te da anni e anni di vita in una società politicamente corretta (siamo in democrazia,nonostante Berlusconi…o almeno così mi hanno detto), insomma alzi l’ipnotico sipario (c’è lo zampino del mago silvan) e…PATATRAAN crolla tutto, roba che un castello di piacentine (non le abitanti, sia chiaro) avrebbe opposto una resistenza più onorevole, per lo meno cazzo il tempo di girarti e continuare a non guardare, restando così in una calda e confortevole inconsapevolezza ( aaah beata ignoranza!)

Sempre preferibile una nobile bugia ad una informe verità...c’è più dignità, o no?

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